Italian Factory

Collective and Cultural Centre

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Apparso per la prima volta nel giugno 2003 (con la mostra collaterale della Biennale di Venezia, intitolata appunto “Italian Factory – La nuova scena artistica italiana”), il progetto Italian Factory® è nato con l’obiettivo di promuovere e sostenere, in Italia e all’estero, la nuova arte italiana. Un’arte che tra gli anni Novanta e i Duemila ha assunto caratteristiche del tutto originali e autonome, quasi una fisionomia propria, molto attenta alla specifica tradizione italiana senza essere per questo passatista, riabilitando persino, linguisticamente e stilisticamente, i singoli dialetti artistici regionali in un’ottica fortemente contemporanea. 
Con l’utilizzo del termine “Factory”, era evidente il richiamo alla tradizione pop da un lato, e dall’altra all’idea della “bottega” italiana, modello che si intendeva riscoprire e rilanciare, contro l’idea dell’artista geniale e romantico, che lavora unicamente per se stesso indipendentemente dalle esigenze del sistema, della critica e anche del mercato.
Italian Factory è stato dunque il primo movimento che ha deciso di servirsi, consapevolmente, anziché degli stereotipi ormai obsoleti delle avanguardie, del linguaggio proprio della contemporaneità: quello del marchio registato, della comunicazione pubblicitaria, del marketing.